Cosa impari ai nostri corsi per barbieri?
Sai cosa fa un barbiere?
Li frequentate, li amate, non potreste vivere senza…ma siete sicuri di sapere tutto sui vostri barbieri?
Abbiamo raccolto per voi qualche curiosità su questo antico mestiere, che non passa mai di moda.
1. Cosa significa il simbolo fuori dalla porta dei barbieri?
Si chiama barber pole (o palo da barbiere) e la sua origine risale addirittura al Medioevo, quando questo palo bianco decorato da una spirale rossa (o rossa e blu negli Stati Uniti) cominciò a comparire fuori dai negozi dei tonsori. In particolare la linea rossa e bianca sarebbe stata un simbolo del sangue e dell’uso di bende usati nell’attività del salasso, dell’estrazione di denti e di piccola chirurgia, tutte pratiche che si svolgevano dal barbiere, appunto.
Un’ultima curiosità in merito: a Forest Grove, Oregon, c’è il Barber Pole più alto del mondo che misura 72 piedi (22 m).

2. Perché i barbieri chiudono di lunedì?
Non tutti ancora lo fanno, ma per tradizione i negozi di barbieri e parrucchieri sono sempre chiusi il primo giorno della settimana. Questa consuetudine sarebbe nata a Firenze nel 1742, più nello specifico nel mese di giugno, quando in via San Cristofano (vicino a Santa Croce) venne ritrovato il cadavere sgozzato di una prostituta di nome Mariuccia. La polizia durante le indagini trovò il vestito della poverina ad un banco dei pegni e riuscì a risalire ad un tale Antonio di Vittorio Giani, giovane barbiere che confessò l’omicidio. Il lunedì successivo all’arresto, l’11 giugno 1742, Giani fu impiccato davanti ad una folla di concittadini e colleghi barbieri che a causa di ciò chiusero bottega. Pare sia proprio per questa macabra ragione che ancora oggi il giorno di chiusura dei barbieri è il lunedì.

3. Il termine barbiere è equivalente di parrucchiere da uomo?
Il dizionario Treccani definisce il termine “barbiere” come “Chi fa il mestiere di radere la barba e di tagliare o accorciare, lavare e accomodare i capelli (soprattutto a clienti di sesso maschile, differendo in ciò dal parrucchiere)”.
Perciò un barbiere può essere anche parrucchiere da uomo, mentre il contrario non è necessariamente vero.
Negli Stati Uniti le definizioni variano in base alle leggi sul lavoro e di licenza. Ad esempio, nel Maryland, un cosmetologo non può usare un rasoio, strumento strettamente riservato ai barbieri, mentre nel New Jersey non c’è differenza giuridica tra le due figure che possono entrambe radere la barba, colorare e tagliare i capelli.

4. Quando nacquero i primi barbieri?
I primi resti di strumenti simili ai moderni rasoi sono stati trovati tra le reliquie dell’età del bronzo (circa 3500 a.C.) in Egitto, dove fonti storiche confermano che sacerdoti e faraoni erano soliti radersi quotidianamente.
In alcune tribù primitive, inoltre, il barbiere era una figura molto rispettata socialmente, in quanto si credeva che certi spiriti maligni potessero entrare nel corpo di una persona attraverso i loro capelli e che il taglio era un modo per scacciarli. A causa delle loro credenze spirituali e religiose, i barbieri potevano anche eseguire cerimonie religiose, come i matrimoni e battezzare i bambini.
Le prime barberie, intese anche come luogo di incontro, sembrano essere nate in Grecia, dove il κουρεύς (cureus) tagliava barbe e capelli nell’agorà (piazza del mercato), luogo anche di dibattiti e pettegolezzi.
Il tonsor, poi, arrivò nell’antica Roma dalle colonie greche nel 296 aC, ed entrò subito a far parte della routine quotidiana degli uomini.

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